Stando a quanto riportato dal "New York Post", ci sarebbe qualche problema di incassi per "The last ship", ovvero il musical composto da Sting e tratto dal suo omonimo album uscito a settembre dello scorso anno.
Sembra proprio, infatti, che il ricavato della prima settimana di programmazione (la prima ufficiale dello spettacolo è stata il 26 ottobre scorso) sia inferiore alle aspettative e alla cifra necessaria a garantire la copertura delle spese.
A quanto pare le spese al momento ammontano a circa 14 milioni di dollari e lunedì scorso - comprese le prevendite - non erano stati incassati nemmeno tre milioni di dollari.
Le prime recensioni apparse sui giornali, poi, non sembrano avere giovato particolarmente alle vendite: lunedì 27 ottobre, quando sono apparse le primissime valutazioni sulla stampa, sono entrati in cassa appena 100.000 dollari. Una cifra piuttosto esigua, considerando che, a detta degli esperti, un musical di successo a Broadway deve come minimo incassare tra i 250.000 e i 350.000 dollari il giorno seguente alla prima messa in scena.
Sembra che uno dei problemi che cagionano le scarse vendite sia l'assenza di Sting dal cast: l'analista del "New York Post", infatti, spiega che sicuramente il pubblico sarebbe più reattivo e comprerebbe più biglietti se il cantante e bassista fosse sul palco.
Insomma, sembra che il rischio di passivo e fallimento si profili tangibilmente all'orizzonte. Ma, sempre secondo quanto riportato dal "New York Post", la produzione di "The last ship" non ha certo intenzione di lasciare che l'operazione vada a monte troppo facilmente. I fondi per sostenere il tutto, infatti, non mancano e sta per partire una pesante campagna pubblicitaria con una forte presenza televisiva per promuovere il musical.